Negli ultimi anni, si è verificato un costante aumento delle popolazioni di lupi in Europa, fenomeno che ha destato preoccupazione tra gli allevatori e le comunità rurali. La Commissione europea sta ora valutando la possibilità di ridurre il livello di protezione garantito ai lupi attraverso l’attuale Direttiva Habitat, al fine di trovare un equilibrio tra la salvaguardia della biodiversità e le esigenze delle popolazioni locali.
Lupo, "il Ticino faccia pressione su Berna" – Il Gran Consiglio ha accolto una mozione che propone otto interventi concreti per una migliore tutela degli allevatori dal predatore https://t.co/sdWyb3mQps pic.twitter.com/cRld97jR5x
— RSI Info (@RSIInfo_) September 19, 2022
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Il ritorno dei lupi in Europa: motivo di festa o di paura?
Nonostante per molti la presenza dei grandi carnivori nelle aree rurali dovrebbe essere vista come un segnale positivo dal punto di vista della conservazione ambientale e dello sviluppo sostenibile, vi sono anche numerose voci critiche, soprattutto da parte degli allevatori e degli abitanti delle zone più colpite dalla presenza dei lupi, che chiedono misure concrete a difesa delle loro attività economiche.
Gli interessi degli allevatori tra protezione della fauna e criticità economiche
In Italia, ma anche in altri Paesi dell’Unione Europea, la discussione sulla necessità di tutelare i predatori naturali si scontra con le crescenti richieste da parte delle associazioni di categoria e degli allevatori stessi, che reclamano soluzioni per fronteggiare i danni causati dai lupi alle loro greggi. Spesso gli allevatori sono costretti a sostenere ingenti spese per proteggere il bestiame e affrontare possibili attacchi dei lupi.
La Svizzera propone l’abbattimento del 70% dei lupi: protesta degli animalisti
Un recente episodio che ha suscitato scalpore riguarda la proposta avanzata dal consigliere svizzero Albert Rösti, secondo cui si dovrebbe procedere all’abbattimento del 70% della popolazione di lupi nel Paese per ridurre i rischi legati agli attacchi al bestiame. La proposta ha scatenato le proteste di oltre 150 organizzazioni animaliste, che hanno inviato una lettera a Rösti chiedendogli di tornare sui suoi passi.
La posizione dell’Unione Europea e la possibile revisione della Direttiva Habitat
Di fronte a queste pressioni e all’aumento delle popolazioni di lupi in Europa, anche l’Unione Europea sta valutando se modificare lo status di protezione della specie. L’attuale Direttiva Habitat prevede già la possibilità di abbattere i lupi, purché non mettano in pericolo la sopravvivenza della specie, ma solo come ultima misura dopo aver provato tutte le altre alternative ecologiche per limitare la pressione del predatore su alcune attività umane, come l’allevamento.
Un’eventuale modifica della Direttiva Habitat: quali possibili conseguenze?
Una modifica della Direttiva Habitat potrebbe portare a una significativa riduzione delle misure di protezione dei lupi, rendendo più facile per gli Stati membri intervenire in risposta alle richieste degli allevatori e delle popolazioni locali. Tuttavia, una decisione simile andrebbe ad impattare anche sulla salvaguardia della biodiversità e sull’integrità degli ecosistemi naturali.
Il dibattito tra conservazione ambientale e interessi economici è aperto
La questione relativa alla protezione dei lupi e al loro ruolo nell’ambito della conservazione degli ecosistemi europei rimane ancora aperta e oggetto di dibattito tra conservazionisti, politici e rappresentanti del settore agro-alimentare. Il compito della Commissione europea sarà quello di trovare un adeguato equilibrio tra le esigenze di protezione della fauna selvatica e i diversi interessi economici coinvolti nel processo. Un compromesso che non sarà semplice da raggiungere e che necessiterà di una profonda analisi sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale ed economico.
Giornalista pubblicista, ho conseguito una laurea in Sociologia. Sono appassionata di scrittura e di tematiche sociali. La mia carriera include esperienze in radio, giornalismo investigativo e siti web di notizie. Mi focalizzo su argomenti come l’istruzione, la società, la giustizia sociale e i diritti delle donne