Ondata di freddo estremo nel Nord Europa: -43,6°C registrati in Svezia

Alessandra Ferrara

tempo di lettura : 2 minuti
Ambiente
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L’estremo nord dell’Europa sta affrontando una ondata di gelo senza precedenti, con temperature che hanno toccato i -43,6°C in alcune aree della Svezia. Questa situazione meteo avversa si estende anche a Norvegia e Finlandia, dove si sono registrate temperature fino a -32°C e -31°C rispettivamente.

Alla base di questa criticità meteorologica, ci sarebbe il comportamento anomalo della corrente a getto, come rivelato da un recente studio. I modelli climatici approfonditi dagli esperti confermerebbero infatti che l’atmosfera può causare lunghi periodi di freddo estremo o pioggia in inverno in alcune regioni.

Giganteschi meandri nella corrente a getto globale

Le attuali condizioni meteo verso il polo Nord sono particolarmente preoccupanti per gli abitanti delle zone più settentrionali d’Europa. Le temperature raggiunte sono simili a quelle registrate nel 2024, quando il gelo aveva colpito diverse altre nazioni europee, come Italia, Svizzera, Polonia e Romania.

Gli autori dello studio citato in precedenza affermano di aver identificato giganteschi meandri nella corrente a getto globale, che causerebbero queste anomalie meteorologiche più estreme. Tuttavia, i modelli climatici hanno ancora difficoltà a riprodurre queste situazioni su larga scala.

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Le conseguenze del freddo intenso sulla popolazione e sull’ambiente

Questa ondata di freddo estremo ha diverse implicazioni per le persone e l’ambiente. In primo luogo, la popolazione è costretta a fronteggiare un forte aumento dei prezzi dell’energia, dovuto alla necessità di riscaldamento. Ciò può portare ad episodi di povertà energetica nelle zone più colpite.

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Inoltre, il gelo può mettere a rischio infrastrutture come acquedotti e reti elettriche, con il pericolo di interruzioni temporanee o potenziali danni permanenti.

Gli effetti sulle specie animali e sulla biodiversità

Le basse temperature possono anche avere effetti devastanti sui numerosi ecosistemi presenti nelle regioni nordiche d’Europa. Molti animali non sono in grado di sopravvivere alle condizioni estreme e possono morire o essere costretti a migrare in cerca di cibo e rifugio.

Questo impatto sulla fauna selvatica può portare a una riduzione della biodiversità e allo squilibrio degli ecosistemi locali. Le specie in pericolo o quelle con popolazioni limitate rischiano di essere le più colpite, con conseguenti effetti a catena su tutto l’ambiente circostante.

Le autorità si preparano per affrontare la situazione

Di fronte all’allarme lanciato dalle previsioni meteo e dai dati raccolti dagli scienziati, le autorità locali nelle zone toccate dall’ondata di freddo stanno attivando diverse misure per garantire la sicurezza della popolazione e il funzionamento delle infrastrutture.

Piani di emergenza e linee guida per la popolazione

Le amministrazioni comunali e regionali stanno predisponendo piani di emergenza con specifiche linee guida rivolte ai cittadini, come ad esempio suggerimenti su come riscaldare adeguatamente le proprie abitazioni senza produrre inquinamento o evitando possibili incendi.

Per quanto riguarda the environment, invece, gli esperti continuano a studiare l’impatto del gelo estremo sui diversi ecosistemi regionali. L’intento è quello di identificare soluzioni e interventi mirati a preservare la biodiversità e proteggere le specie animali più a rischio nell’affrontare le difficili condizioni climatiche attuali.

Il freddo estremo che sta investendo il Nord Europa rappresenta ancora una volta un allarme sulla necessità di affrontare i cambiamenti climatici, adottando strategie e azioni condivise a livello globale per limitare gli effetti di queste sempre più frequenti situazioni meteo avverse.

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