Caldo record in Cina: il 2023 sarà l'anno più caldo del mondo

Alessandra Ferrara

tempo di lettura : 3 minuti
Ambiente
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Secondo i dati del Centro per il clima, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato in Cina dal 1961. L’emittente televisiva nazionale cinese CCTV ha riportato che l’anno scorso ha battuto anche il record delle temperature del 2021.

La temperatura media della Cina nel 2023 è stata di 10,7 gradi Celsius, ovvero 0,8 gradi in più rispetto alla media nazionale. Questo aumento delle temperature è preoccupante perché evidenzia gli effetti sempre più marcati dei cambiamenti climatici sulla popolazione e l’ambiente.

I ricercatori sono allarmati dalle possibili conseguenze a lungo termine, quali siccità, ondate di calore e un crescente livello del mare, che potrebbero avere impatti negativi sia sulle persone che sull’economia.

Ondata di freddo estremo nell’inverno cinese

Nonostante il caldo record, l’inverno cinese si è rivelato particolarmente rigido, con temperature che hanno raggiunto livelli minimi senza precedenti. Secondo l’Ufficio meteorologico nazionale, più di 20 stazioni in diverse parti del Paese hanno registrato temperature storicamente basse per il mese di dicembre.

In particolare, la città di Hohhot, capitale della regione della Mongolia Interna nel Nord della Cina, ha segnato un nuovo record con una temperatura di -29,1°C, superando il precedente primato stabilito quasi 70 anni fa.

Questi estremi climatici mettono in evidenza la natura complessa e imprevedibile dei cambiamenti climatici. Gli scienziati hanno ribadito che le condizioni meteorologiche estreme non sono solo conseguenza del riscaldamento globale, ma anche di altri fattori naturali e antropici.

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L’impatto ambientale a livello globale

Il caldo record registrato in Cina nel 2023 non è un evento isolato. La fusione dei ghiacciai, lo smaltimento delle acque radioattive di Fukushima, lo scontro per la difesa dell’Amazzonia e dei diritti dei popoli indigeni, l’impatto ambientale della guerra russo-ucraina e la forte crescita delle energie rinnovabili sono tutte notizie che hanno caratterizzato quest’anno dal punto di vista ambientale.

La transizione ecologica procede a ritmi diversi tra ostacoli e scatti in avanti. Ad esempio, il neopresidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha revocato diversi decreti di Bolsonaro, tra cui l’invito all’estrazione mineraria nella foresta amazzonica e la rimozione dei vincoli sulle armi da fuoco per i civili. Allo stesso tempo, tuttavia, ci sono ancora molte questioni ambientali aperte a livello mondiale.

Il record di consumo di carbone nel 2023 e le previsioni per il futuro

Nel 2023 si è registrato un nuovo record per il consumo del carbone nel mondo, nonostante l’accordo raggiunto durante la recente conferenza sul clima COP26 che prevede l’abbandono graduale dei combustibili fossili.

Le discussioni sull’accordo si sono concentrate sulla formula da inserire nel testo finale, con qualche speranza per impegni futuri più vincolanti riguardo all’uscita dal settore carbonifero.

Tuttavia, anche se le previsioni danno segnali di ottimismo, la strada verso una reale transizione ecologica è ancora lunga e piena di incertezze. È necessario affrontare numerosi problemi, tra cui i livelli di inquinamento atmosferico e idrico, così come la gestione delle risorse naturali e gli investimenti nell’utilizzo di energie rinnovabili e tecnologie pulite.

Il caldo record registrato in Cina nel 2023

Il caldo record registrato in Cina nel 2023 è un ulteriore campanello d’allarme sulla necessità di affrontare seriamente la questione dei cambiamenti climatici a livello globale. Gli enormi sbalzi nelle temperature e le condizioni meteorologiche estreme rendono imperativo agire con urgenza per contenere e mitigare gli effetti della crisi climatica in atto.

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La cooperazione internazionale è fondamentale per trovare soluzioni efficaci che possano aiutare a contrastare il riscaldamento globale e ridurre i rischi per la salute delle persone e l’ambiente. È soltanto attraverso un’impegno congiunto e una visione comune che si potrà garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni.

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